Sais Autolinee Bompietro
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Nel 1400 il territorio di Bompietro fu donato dagli Spagnoli alla famiglia Ferrandina. Questi diedero in gestione le terre ai contadini perché fossero bonificate e rese fertili, facendo anche costruire una chiesa. Le prime abitazioni degli agricoltori furono le grotte! Ma, nel corso del secolo successivo, furono costruite le prime case. Sorsero così le frazioni di cui oggi si compone il Comune. Infatti, Bompietro è il nome del quartiere centrale sorto attorno alla chiesa. Per questo motivo fu chiamato, per lungo tempo, “Borgata Chiesa”. Ma come è nato il toponimo Bompietro? La Storia non lo dice. Alcune storie raccontano che, forse, faceva riferimento ad un certo Pietro, uomo particolarmente buono che abitava nella zona, altre che si riferisce al quadro dei SS. Pietro e Paolo che si trovava nella prima chiesetta. Fino al 1820 fu legata, amministrativamente, a Petralia Soprana. Quando si affrancò? I primi atti amministrativi archiviati risalgono al 1875, ma l’ufficio di Stato Civile funzionava già dal 1° gennaio 1820.
Viaggio come commercio, dicevamo. Infatti, Locati, l’unica sua frazione attuale, un tempo era sede di un carcere. Le origini di questa frazione sono incerte. E allora, la Storia si rivolge alle storie! Si racconta che, nella Sicilia assoggettata agli Spagnoli, la famiglia dei Ferrandina, amministratrice della contea autonoma di Collesano, aveva nella odierna Locati il punto di confine con il territorio di Petralia Soprana e Alimena. Locati era posto di dogana: le merci venivano controllate e veniva pagato il dazio necessario per transitare attraverso la regia trazzera Catina-Thermae, da Enna a Termini Imerese. “Viaggio” anche come ristoro ed ospitalità. Infatti, la nascita e lo sviluppo di Locati passarono per la costruzione di un carcere, nei cui dintorni vennero costruiti i primi insediamenti rurali. Erano residenze per le maestranze e le guarnigioni, ma sorsero anche locande che offrivano ospitalità e ristoro ai viandanti.
“Viaggio” anche come spiritualità e devozione. Un viaggio nel borgo ci riporta alle origini. La porta del tempo che stiamo varcando è quella della Chiesa Madre. Ricostruita, ed ingrandita con la collaborazione di tutta la comunità nel 1790 (come ricorda l’iscrizione sopra l’altare: “DABO GRATIAM POPULO HUIC EX. 3,21 1790”): i massi per la costruzione della chiesa trascinati, con i buoi, da Geragello e da Chiarisi; la campana grande trasportata a spalla da Villalba. A Locati, ecco un altro varco nel tempo: la Chiesa della Sacra Famiglia. Di fattura ottocentesca, i dieci altari e le vetrate dipinte in sequenza le regalano una bellissima luce.
Piazza Gangi, 1, 90020 Bompietro PA
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