Collesano

Collesano

Uno schermo su cui si proiettano fotogrammi di un lunghissimo arco temporale. Secoli di storia che vanno dal VII secolo a.C., fino al 1812. Collesano, con i resti archeologici ed i ruderi (rovine di abitazioni, mura di fortificazione, torri di vedetta ed una struttura che ricorda un fortilizio) che arrivano dal suo passato è davvero un autentico percorso didattico nella Storia della Sicilia. Viaggio che inizia con alcuni reperti, soprattutto ceramiche, di epoca greco-romana, proseguendo attraverso le citazioni di età islamica del geografo arabo Al Muqaddasi (X secolo), quando appare il nome di Qal’at as-sirat (“rocca sulla retta via”). Ecco le testimonianze della conquista normanna (quando il sito si chiamava Golisano), con il governo di Rainolfo, nipote del gran conte Ruggero. Per volere di Ruggero II re di Sicilia, il centro fortificato venne distrutto e ricostruito nel luogo attuale, per essere dato in feudo ad Adelicia di Adernò, nipote del re (1140). Ecco, poi, la citazione nel Libro di Ruggero del geografo arabo Idrisi (“centro fortificato posto in altura”). I fotogrammi della Storia attraversano il XIII secolo: la famiglia Siracusa; il successivo passaggio alla famiglia Ventimiglia (per diventare centro del potere degli stessi Ventimiglia sulle Madonie); il susseguirsi dei passaggi e delle vicende delle famiglie Centelles, Cardona, Aragona, Moncada e Ferrandina di Toledo. Fino al 1812.

La Storia ed i suoi percorsi si materializzano davanti agli occhi in forma di edifici. I resti del Castello: racconti di potere, lotte ed epoche turbolente salgono dalle sue rovine. La struttura è a pianta quadrata con quattro torri angolari: fortezza, palazzo residenziale nel ‘500, distrutto da un terremoto nel 1963, ricostruito come abitazione, diventato carcere cittadino e, in ultimo, definitivamente abbandonato dopo il terremoto del 1819. Però, attorno al suo nucleo sorgeva Bagherino, il primo quartiere di Collesano!

E di Storie ne hanno da raccontare le Chiese cittadine. La Basilica di S. Pietro (edificata dalla seconda metà del Quattrocento, consacrata nel 1548 ed elevata a basilica minore nel 1983), Chiesa Madre e scrigno di preziosi tesori artistici: la scenografica scalinata d’accesso; le preziose opere d’arte del Cinquecento e del Seicento, gli affreschi con storie dei santi Pietro e Paolo; il Crocifisso sospeso della navata centrale; l’organo cinquecentesco; la tela raffigurante l’Annunziata, la “Madonna dei Miracoli”, patrona di Collesano. Oppure, la Chiesa dell’Annunziata nuova (che custodisce tele del ‘600, un gruppo marmoreo cinquecentesco e un sarcofago del 1402 con le spoglie di alcuni conti collesanesi); la Chiesa di S. Giacomo (della fine del Quattrocento); la Chiesa di S. Maria di Gesù (che ricorda la presenza in città dei Frati Minori Riformati); la Chiesa di S. Maria la Vecchia (risalente al 1140, Matrice di Collesano fino al 1543).

Il territorio si racconta anche attraverso il museo Targa Florio (una raccolta di foto, documentari inediti, oggetti e preziosi cimeli della mitica corsa automobilistica su strada), le escursioni naturalistiche alla scoperta di tesori archeologici, scorci di natura e della fauna tipica delle Madonie, tra cui rapaci quali la poiana, il gheppio, il grillaio, la coturnice siciliana ed il raro capovaccaio.

  • Corso Vittorio Emanuele, 2, 90016 Collesano PA

  • 0921 661158

Cosa vedere

Non sono presenti Attrazioni accessibili ai disabili in questo Comune.

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