Interbus Francavilla di Sicilia
Tel. 091.6119535
Francavilla di Sicilia è posta a 330 metri s.l.m. Il paese si snoda nella Valle del fiume Alcantara avvolto dal fiume “San Paolo” e dal torrente “Zavianni”. In cima alla collina, si trovano i ruderi dell’antichissimo castello feudale, da dove si può ammirare il paesaggio di verdeggianti agrumeti, tra corsi d’acqua e rocce laviche, boschi di conifere e latifoglie.
Francavilla vanta origini antichissime, testimoniate dal ritrovamento, nel 1979, di reperti archeologici. Un gruppo di terrecotte figurate e ceramiche dalle deposizioni votive e dalla stipe del santuario di Demetra e Kore. I reperti, datati IV-VI sec. a.C., dimostrano la presenza dei Calcidesi di Naxos nella Valle dell’Alcantara così come il ritrovamento dell’abitato greco, rinvenuto in contrada Fantarilli.
In età normanna il territorio venne assegnato ai monaci basiliani di San Salvatore della Placa da Ruggero d’Altavilla, che mantenne al territorio il privilegio di far parte del Regio Demanio.
Nel 1538 la cittadina fu assegnata da Carlo V in feudo al visconte Antonio Balsamo e successivamente passò a Jacopo Ruffo. La signoria dei Balsamo e Ruffo fu caratterizzata dalla costruzione di chiese, conventi e monasteri, strade, piazze e fontane.
Nel 1678 Francavilla ricevette da Carlo II, re di Sicilia, il titolo di città.
Comune piazza SS. Annunziata, 3
Febbraio/Marzo
Carnevale Francavillese
Aprile
metà aprile – Fiera Zootecnica in onore del SS. Crocifisso
giorno 20 – Festa del SS. Crocifisso della Matrice
Agosto
ultima domenica – Festa Sant’Euplio copatrono e protettore di Francavilla di Sicilia
Fine mese – Fiera Zootecnica
Novembre/Dicembre
Fine novembre – Fiera Zootecnica
giorno 4 dicembre – Santa Barbara Patrona di Francavilla di Sicilia
E’ considerato il più bel carnevale della valle dell’Alcantara ed è probabilmente uno dei più antichi di tutta la Sicilia orientale in quanto si svolge ormai da più di un secolo. Attira visitatori da tutte le parti; le caratteristiche che lo contraddistinguono sono: la trasgressività che non sfocia mai nella volgarità; l’ironia che invece aggiunge spirito alle serate e coinvolge gran parte della gente presente. I cittadini che per l’evento diventano personaggi e ancora oggi portano avanti la vera essenza del carnevale francavillese sono rimasti in pochi, sulla falsariga dell’indimenticato (ormai scomparso) Sebastiano Puglisi in arte Bastiano Vainaso
I Veglioni si concludono con la caratteristica Fasuledda (musica composta da un giovane francavillese) che viene ballata in cerchi seguendo la velocità della musica che va alternandosi. I veglioni sono caratterizzati dai cosiddetti “mmutti”, ossia delle leggere spinte che le persone ballando in cerchio si danno con la schiena. La via (Vittorio Emanuele) così, si trasforma in un enorme balera. Le serate sono allietate con musiche tipiche, e balli di gruppo che coinvolgono un po’ tutti coloro che si lasciano prendere dall’euforia carnascialesca. La via in cui si balla e piastrellata con pietre vulcaniche levigate, gergamente chiamate ciappe. È davvero uno spettacolo vedere trippare (così si suol dire) una moltitudine di persone in questa via, che per l’occasione viene anche addobbata con archigiate e stelle filanti.
Caratteristica, perché unica nel suo genere ed ogni anno diversa, è la serata conclusiva con ‘a cianciuta di re Carnalivari (ovvero “il pianto di re Carnevale”): su di un carro, seguito da “piagnoni” e vedove, da gruppi in maschera che sfilano “piangendo” la fine della festa, si trova re Carnevale che dà l’ultimo saluto con in mano della salsiccia ad indicare che dopo quella sera inizia la quaresima e quindi non si può più mangiare carne. Ma la salsiccia ha anche un altro significato, quello carnale infatti le varie vedove dopo la dipartita del re Carnevale (focoso amante) resteranno senza…
Il corteo viene accompagnato dalla Fasuledda intonata dal corpo bandistico comunale “Vincenzo Bellini”.
Nel pomeriggio della domenica e del martedì grasso le strade si animano con la sfilata dei carri allegorici in cui le sfide agguerrite tra i mastri carristi di diversi gruppi prendono il via portando dentro le vie cittadine un’area di festa e di divertimento; il martedì sera, durante il veglione vengono assegnati i premi; al primo posto, oltre ad un premio in denaro, viene assegnato una scultura lignea di un asso di bastoni.
https://www.facebook.com/grancarnevalefrancavillese/
Era il 1790 quando Padre Silvestro, organizzava per la prima volta la Via Crucis con personaggi viventi. All’epoca, ad interpretare tutti i ruoli, erano dei bambini. In seguito, Padre Gaetano Calabrese nel 1865 coinvolse centinaia di fedeli dando vita alla “Sacra rappresentazione del Venerdì Santo”. Questo evento pur conservando la sacralità veniva svolto solo periodicamente e coinvolgeva oltre 500 attori, tutti rigorosamente con costumi dell’epoca. Lungo il percorso attraverso il centro abitato si articolavano le scene, alcune su dei carri in movimento allestiti che trasformavano le vie cittadine in un vero e proprio palcoscenico. La rappresentazione si svolse solo in questi anni :1790-1865-1874-1886-1892-1901-1908-1915-1922-1931-1937-1938-1957-1962-1985-1987-1990-2000-2002
Nel 2014, un gruppo di ragazzi spronati da Padre Albano e Padre Solomon, hanno ripreso la tradizione in una veste nuova ma molto più suggestiva e commovente, i personaggi statici di un tempo diventano attori, e il borgo antico di Francavilla si è trasformato in un teatro naturale, le scene sono diventate itineranti e narranti dando voce e animazione alla passione di Cristo. Nel 2015 è stata riproposta cambiando qualche location per rendere visibile a più spettatori i vari quadri.
Nel 2017 dopo una pausa di un anno, la rappresentazione della passione è stata ripresa. Sotto l’organizzazione della parrocchia con a capo Padre Gerry Currò, i volontari hanno messo in opera quanto necessario per la realizzazione. 120 partecipanti fra figurati e protagonisti, si sono impegnati nei mesi precedenti sia nelle prove quotidiane sia nella realizzazione delle scenografie, nonchè nell’allestimento finale del percorso.
La manifestazione inizia da piazza Garibaldi, con l’entrata delle palme, per poi proseguire lungo un percorso obbligato che ripercorre vari quadri recitati tutta la passione di Cristo fino alla crocifissione nella parte alta del paese con uno scenario naturale e suggestivo.
Complessa la gestione audio e musicale delle scene.
L’edizione 2019 è stata caratterizzata dal cambiamento della location della Crocifissione e vi è stato una grandissima partecipazione di pubblico proveniente dai paesi vicini e un nutrito gruppo di turisti da tutto il mondo provenienti dalla vicinissima Taormina.
La secolare tradizione della Passione del Cristo attrae in Città numerosi turisti e fedeli coinvolti dal sottile confine fra religione e folklore.
Vi aspettiamo la Domenica delle Palme il 5 Aprile 2020 a Francavilla per rivivere insieme l’emozionante Passione in uno scenario surreale.
https://www.facebook.com/sacrarappresentazionefrancavilladisicilia/
Le tre Fiere Zootecniche nascono per un “Ritorno alla Tradizione”, per mantenere vivo quel legame con il passato del nostro paese. Le usanze e le consuetudini, devono aiutarci a trasmettere quei valori importanti e fondamentali per la crescita della nostra comunità. Ritornare alle tradizioni per avere un presente ed un futuro migliore!
Tre saranno le fiere zootecniche che si terranno a Francavilla di Sicilia (in via Cappuccini – zona campo sportivo):
> In onore del SS. Crocifisso a metà aprile
> In onore di Sant’Euplio a fine agosto
> In onore di Santa Barbara a fine novembre
https://www.facebook.com/le3fieredifrancavilla/
La manifestazione L’Oro dell’Alcantara, con inizio in occasione della ricorrenza della festività della Patrona Santa Barbara (prima settimana di dicembre), intende riprendere le tradizioni locali e far rivivere ed assaporare la genuinità dei prodotti agroalimentari, ed in particolare consentire ai produttori della zona di far conoscere l’eccezionale bontà del nostro Olio extravergine di Oliva, la particolarità dei dolci tipici della nostra tradizione come a “cuddurredda china”, nonchè di ogni altro prodotto gastronomico e artigianale della Valle dell’Alcantara.
Francavilla di Sicilia, infatti, quale Città dell’Olio facente parte dell’omonima associazione nazionale sin dal 2010, e come Comune capofila della Oil route Sicily™, la prima “Strada dell’Olio evO di Sicilia”, coglie altresì l’occasione per promuovere le tante specialità elaio-enogastronomiche che caratterizzano la comunità ed il territorio.
La villa Wojtyla è il “teatro” della sagra all’insegna della elaio-enogastronomia tipica locale accompagnata da degustazione dell’Olio extravergine di Oliva, dei dolci locali come a “cuddurredda china”, nonchè dalla possibilità di assaggiare tutte le altre prelibatezze della Valle e di apprezzare i lavori dei maestri artigiani, oltre che prodotti di alcune attività del nostro territorio.
Questa manifestazione, che si intende proporre come appuntamento annuale, avrà come obiettivo il ritorno alla tradizione, nell’ottica dello sviluppo storico-culturale, sia per coloro che amano rivivere capitoli fondamentali della nostra Storia attraverso la riscoperta di manufatti artigianali e produzioni agroalimentari di nicchia, sia per valorizzare al meglio i beni culturali esistenti che saranno visitabili per tutta la durata della manifestazione.
Vi aspettiamo numerosi per accogliervi con la nostra consueta calorosa ospitalità.
Non sono presenti Attrazioni accessibili ai disabili in questo Comune.