Sais Autolinee Pollina
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Di sentiero in sentiero, nella penombra di un bosco di ulivi e frassini, ritroviamo la magia della “manna”: piccole stalattiti dal colore chiaro punteggiano il panorama boschivo. Sono il frutto dell’antica sapienza degli uomini: una piccola incisione nella corteccia del frassino ed ecco il “miracolo della natura”. Un tesoro che lo stemma del Comune di Pollina ha tramandato di generazione in generazione.
Tesoro che trova nel Museo della Manna la sua celebrazione, il suo diventare cultura e testimonianza, tesoro immateriale di tradizioni e segno tangibile di un divenir storico dove la manna, il “miracolo della natura”, con pochi, semplici strumenti contadini, diventa futuro e tradizione allo stesso tempo.
Tra mare e collina, dominata dalla sagoma del Castello e dalla Torre di Maurolico. Dalla rupe su cui sorgono, lo sguardo abbraccia la rocca di Cefalù, Gibilmanna, Bonvicino, Isnello, Castelbuono, Geraci, Gangi, San Mauro Castelverde, Tusa, Motta d’Affermo, per poi perdersi nell’azzurro del mare tra Cefalù e Caronia. Con ancora nello sguardo il panorama mozzafiato del territorio circostante, girovagando per il borgo arriviamo ad ammirare il Teatro Pietra Rosa, costruito interamente in pietra, sfruttando la naturale pendenza del terreno ai piedi della Torre.
Seguendo gli altri sensi ci addentriamo nelle stradine e nei vicoli del borgo, perdendoci tra scorci di passato e mura colorate, angoli tipici e testimonianze del mondo contadino. Passo dopo passo ci troviamo davanti alla Chiesa Madre dei SS. Giovanni e Paolo dal tipico stile architettonico medievale, per poi giungere alla Chiesa di San Giuliano, santo patrono di Pollina. E qui, nel mese di luglio, l’animo del popolare della devozione mostra il suo volto più forte ed autentico, con le quattro processioni dedicate al Santo.
Ma ad affascinarci ancora è la leggenda dell’Itinerario di Donna Pulina: storia di un amore tormentato tra una nobile normanna ed il gran visir arabo Ayub. Una fuga d’amore coraggiosa li condusse in cima alla rupe su cui sorge Pollina, dove costruirono il castello che ospitò il loro amore.
E di amore, tormentato ma millenario, parla la Torre di Finale: struttura di avvistamento costiera della fortificazione spagnola, racconta di scorrerie di pirati e di commerci via mare. Una storia che gli abitanti di Pollina raccontano giorno dopo giorno, tra leggende e infaticabile sapienza contadina.
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