Edificato come residenza del principe Gravina agli inizi del Settecento, nel 1865 venne ceduto da donna Mariannina Parisi Gravina al Comune.
Edificato come residenza del principe Gravina agli inizi del Settecento, nel 1865 venne ceduto da donna Mariannina Parisi Gravina al Comune come sede di uffici pubblici, ma i locali erano insufficienti e quasi subito si resero necessari lavori di ampliamento e restauri. Al 1873 risale la torre dell’orologio, al 1884 la gradinata progettata dall’arch. Alfio Tosto e gli uffici della Pretura. Nel 1885 parte dell’edificio si ampliò per usi scolastici, mentre nel 1890 si realizzò l’atrio e la scala annessa. Nel 1900 fu aggiunta l’ala est. Durante il primo Novecento, alcuni ambienti furono destinati alla caserma dei Carabinieri, alle stalle per i cavalli, al carcere mandamentale e al Circolo degli Operai. Tra gli anni ’70 e ’80, infine, il palazzo ospitò anche la Biblioteca e il Museo Archeologico.