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Territorio L’area del Demanio Forestale Bottazze rientra nei territori comunali di Raddusa e Aidone, nel paesaggio tipico delle colline terrigene di Pietra Pizzuta e Cozzo Prato. La quota media del complesso demaniale è di circa 430 m s.l.m. L’area di Bottazze si trova al centro di tre aree ZSC (Zona Speciale di Conservazione): Chiapparo, Lago […]
L’area del Demanio Forestale Bottazze rientra nei territori comunali di Raddusa e Aidone, nel paesaggio tipico delle colline terrigene di Pietra Pizzuta e Cozzo Prato. La quota media del complesso demaniale è di circa 430 m s.l.m. L’area di Bottazze si trova al centro di tre aree ZSC (Zona Speciale di Conservazione): Chiapparo, Lago Ogliastro e il Vallone Rossomanno. Una ZSC ai sensi della Direttiva Habitat della Commissione Europea è un sito di importanza comunitaria (SIC) in cui sono state applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino degli habitat naturali e delle popolazioni delle specie per cui il sito è stato designato dalla Commissione Europea.
Le principali formazioni geologiche dell’area sono caratterizzate da Coperture Neogenico-Quaternarie, che nel caso specifico sono costitutite da Depositi pre-evaporitici ed evaporitici, e Trubi. I Trubi sono una formazione geologica di origine pelagica, affiorante in Sicilia. L’unità è costituita dall’alternanza di una roccia bianca, in parte calcarea più chiara, ed in parte argillosa più scura. Altra caratteristica dei trubi e quella di essere costituita prevalentemente da gusci carbonatici di microfossili, in prevalenza Foraminireri planctonici, depositatisi per decantazione in ambiente di mare profondo. Presenti nell’area anche Argille marnose grigio-azzurre. I suoli dell’area sono suoli poco strutturati, composti principalmente da Litosuoli, rocce affioranti e protorendzina. Presenti anche regosuoli da rocce argillose e da rocce sabbiose e conglomeratiche.
Formazioni forestali
Le principali formazioni forestali sono frutto di rimboschimenti costituite da rimboschimenti da eucalitteti (Eucaliptus sp.) e pinete di pino d’aleppo (Pinus halepensis Mill.) realizzati dal DSRT (Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale Regione Siciliana) già ex Azienda Regionale Foreste Demaniali . Il complesso Bottazze si presenta come un’oasi circondata da coltivi. La conifera principale è il pino d’Aleppo (Pinus halepensis) mentre gli eucalipti sono rappresentati dal globulus (Eucalyptus globulus)e il camaldulensis (Eucalyptus camaldulensis). Queste formazioni forestali sono interessate da una discreta dinamicità, caratterizzata da un’abbondante rinnovazione di pino e dalla presenza di specie di pregio quali le orchidee del genere Orchis.
Curiosità forestali
L’areale del pino d’Aleppo si distribuisce lungo tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. E una specie amante del caldo e della luce. Tollera bene l’aridità ed è in grado di ridurre la traspirazione più degli altri pini mediterranei attraverso la regolazione degli stomi. Un’altra particolarità è data dalla sua capacità di diffondersi per disseminazione naturale nei terreni degradati dal pascolo e dagli incendi, grazie alla presenza di strobili (le pigne) “serotini”, i quali restano chiusi sulla pianta per diversi anni e si aprono con il calore degli incendi, disseminando così abbondantemente.
Mammiferi
Tra i mammiferi si segnalano la volpe (Vulpes vulpes),la donnola (Mustela nivalis) , il Riccio (Erinaceus europaeus), l’istrice (Hystrix cristata),il topo campestre (Microtus arvalis), il coniglio (Oryctolagus cuniculus).
Uccelli
Alcuni punti come le chiarie, sono ideali per l’osservazione dell’ornitofauna silvana e nell’area si possono osservare tra gli uccelli: il lanario (Falco biarmicus), il crociere (Loxia curvirostra), il cardellino (Carduelis carduelis), il Merlo (Turdus merula); fra i rapaci la poiana (Buteo buteo), il gheppio (Falco tinnunculus), l’Allocco (Strix aluco).
Rettili
Tra i rettili sono presenti: la lucertola campestre (Podarcis siculus), il ramarro (Lacerta bilineata), il colubro leoparino (Zamenis situla).
Insetti
Tra gli insetti, degna di nota è il (Leptoglossus occidentalis Heidemann), nota come cimice americana dei semi di conifere. Quest’insetto è originario dell’America settentrionale. Depone le uova in gruppetti lungo gli aghi di pino che poi schiudono sul finire della primavera. Dopo avere effettuato cinque mute diventa adulto. In ogni stadio della metamorfosi si nutre con la linfa penetrando i coni con gli stiletti boccali, provocando la morte dei semi causando enormi danni agli ecosistemi forestali. Questo insetto segnalato nel vicino complesso di Marineo Cozzarelli, sembra che si sia diffondendo sempre di più e incominciano segnalazioni di attacco anche sui pistacchieti di Bronte.
Funghi
Tra i funghi tipici di queste aree si segnala il Suillus bovinus, spesso confuso con le specie congeneri, i “Pinaroli”. È un fungo edule, non molto pregiato dal punto di vista gastronomico per via del suo sapore non particolarmente gradevole e della sua carne che diventa molto molle dopo la cottura.