Rifugio Granvilla

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SB26, 95049 Vizzini, Sicilia Italia

Vizzini > Rifugio Granvilla

Territorio  L’area del Rifugio Granvilla rientra neil territorio comunale di Vizzini. La quota media di ubicazione è di circa 620 m s.l.m. L’area è incastonata nel versante settentrionale dell’altopiano dei Monti Iblei, ed è circondata da aree boscate frutto di rimboschimenti realizzati dal DSRT (Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale Regione Siciliana) già ex Azienda […]

Territorio 

L’area del Rifugio Granvilla rientra neil territorio comunale di Vizzini. La quota media di ubicazione è di circa 620 m s.l.m. L’area è incastonata nel versante settentrionale dell’altopiano dei Monti Iblei, ed è circondata da aree boscate frutto di rimboschimenti realizzati dal DSRT (Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale Regione Siciliana) già ex Azienda Regionale Foreste Demaniali. Il paesaggio tipico è quello collinare con tavolati, e dista a poca distanza dalla ZSC (Zona Speciale di Conservazione): “ITA090022 Bosco Pisano” . Una ZSC ai sensi della Direttiva Habitat della Commissione Europea è un sito di importanza comunitaria (SIC) in cui sono state applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino degli habitat naturali e delle popolazioni delle specie per cui il sito è stato designato dalla Commissione Europea. La ZSC Bosco Pisano è l’unica stazione attualmente nota di (Zelkova sicula Di Pasquale, Garfi & Quézel, 1992), specie forestale, appartenente alla famiglia delle Ulmaceae, endemica dei Monti Iblei considerata in via di estinzione.

La zona rientra nell’Avampaese Ibleo, caratterizzata da successioni sedimentarie e magmatiche d’avanvossa-avampaese. L’Avampese Ibleo, subisce una flessurazione al disotto delle coltri della Catena Appenninico-Maghrebide, formando una depressione strutturale, che assume il significato di un’avanfossa. L’Avanfosse sono bacini legati alla subduzione, e si formano in seguito alla flessurazione della litosfera subducente e possono contenere grossi volumi di sedimento.Nello specifico tutta l’area rientra nell’unità costituite da Lave basaltiche con subordinati piroclastiti ad tholeiitica e alcalina. Pliocene-Pleistocene Inferiore.

I suoli dell’area,sono Andosuoli e Litosuoli. Gli Andosuoli sono suoli tipici delle zone vulcaniche. Sono facilmente riconoscibili dal colore scuro, infatti il suffisso And do in giapponese significa “suolo nero”. I suoli presenti nell’area sono più o meno strutturati andando da forme meno evolute i litosuoli, a forme più mature gli andosuoli.

Formazioni forestali

Le principali formazioni forestali sono frutto di rimboschimenti costituite da rimboschimenti da eucalitteti (Eucaliptus sp.), pinete di pino d’aleppo (Pinus halepensis Mill.) e cipressi (Cupressis sp.) realizzati dal DSRT (Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale Regione Siciliana) già ex Azienda Regionale Foreste Demaniali.

Curiosità forestali

Il genere Eucaliptus è originario dell’Oceania, dove alcune specie possono raggiungere dimensioni ragguardevoli seconde solo alle sequoie. Infatti l’Eucalyptus regnans nel suo areale di origine può superare i 90 m di altezza. Le dimensioni raggiunte in Italia di tutte le specie di eucalitti sono decisamente minori. Lo scopo principale della loro importazione in Italia su larga scala è stato quello di bonificare terreni paludosi. Infatti grazie alla loro grande capacità di assorbimento dell’acqua furono utilizzati negli interventi di bonifica, specie nella zona dell’agro-pontino romano, dove era diffusa la zanzara anofele vettore del plasmodio. La maggiore diffusione in Sicilia la si deve alla prevista utilizzazione del legname. A tale scopo fu costruita una cartiera a Fiumefreddo (CT), cartiera che non ha mai operato. Oggi l’impiego principale del legname prodotto dagli eucalipti è quello di fornire legno per biomassa. Leucaliptus è apprezzato anche per le sue proprietà balsamiche ed è inoltre pianta mellifera, da dove si ricava un miele monoflora molto apprezzato.

Mammiferi

Tra i mammiferi si segnalano la volpe (Vulpes vulpes),la donnola (Mustela nivalis) , il Riccio (Erinaceus europaeus), l’istrice (Hystrix cristata),il topo campestre (Microtus arvalis), il coniglio (Oryctolagus cuniculus).

Uccelli

Alcuni punti come le chiarie, sono ideali per l’osservazione dell’ornitofauna silvana e nell’area si possono osservare tra gli uccelli: il crociere (Loxia curvirostra), il cardellino (Carduelis carduelis), il Merlo (Turdus merula); fra i rapaci la poiana (Buteo buteo), il gheppio (Falco tinnunculus), l’Allocco (Strix aluco).

Rettili

Tra i rettili sono presenti: la lucertola campestre (Podarcis siculus), il ramarro (Lacerta bilineata), il colubro leoparino (Zamenis situla).

Insetti

Tra gli insetti, degna di nota è il (Leptoglossus occidentalis Heidemann), nota come cimice americana dei semi di conifere. Quest’insetto è originario dell’America settentrionale. Depone le uova in gruppetti lungo gli aghi di pino che poi schiudono sul finire della primavera. Dopo avere effettuato cinque mute diventa adulto. In ogni stadio della metamorfosi si nutre con la linfa penetrando i coni con gli stiletti boccali, provocando la morte dei semi causando enormi danni agli ecosistemi forestali Questo insetto segnalato nel vicino Complesso Demaniale di Marineo Cozzarelli, sembra che si stia diffondendo sempre di più e incominciano segnalazioni di attacco anche sulle coltivazioni di pistacchio di Bronte.

Funghi

Tra i funghi tipici di queste aree si segnala il Suillus bovinus, spesso confuso con le specie congeneri, i “Pinaroli”. È un fungo edule, non molto pregiato dal punto di vista gastronomico per via del suo sapore non particolarmente gradevole e della sua carne che diventa molto molle dopo la cottura.

Indirizzo

SB26, 95049 Vizzini, Sicilia Italia

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