Trearie Rifugio Bivacco e Area attrezzata

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Dorsale dei Nebrodi, 98078 Tortorici, Sicilia Italia

Randazzo > Trearie Rifugio Bivacco e Area attrezzata

Territorio  Il Rifugio e l’area attrezzata di Trearie, rientrano nel territorio montano del Comune di Randazzo, ad una quota media di 1268 m s.l.m. Quest’area appartiene al complesso montuoso dei Nebrodi. I Monti Nebrodi, possono considerarsi la prosecuzione degli Appennini che in Sicilia sono rappresentati da est verso ovest dai Monti Peloritani, dai Monti Nebrodi […]

Territorio 

Il Rifugio e l’area attrezzata di Trearie, rientrano nel territorio montano del Comune di Randazzo, ad una quota media di 1268 m s.l.m. Quest’area appartiene al complesso montuoso dei Nebrodi. I Monti Nebrodi, possono considerarsi la prosecuzione degli Appennini che in Sicilia sono rappresentati da est verso ovest dai Monti Peloritani, dai Monti Nebrodi e dalle Madonie. Lo sviluppo di questi monti è caratterizzato da un’ossatura principale e con dei versanti con andamento più o meno perpendicolare ad essa solcati dalle caratteristiche fiumare.

I Nebrodi si estendono per circa 70 km e l’area di Trearie si trova nella porzione orientale, nel versante interno. A poca distanza dall’area attrezzata, a circa 3 km dista il lago omonimo. Il Lago Trearie, è un lago naturale, controllato attraverso una piccola briglia in calcestruzzo, che ne regola il flusso. Il lago Trearie ha come emissario il torrente Saracena, torrente che alimenta il Fiume Simeto. Il lago riveste una grande importanza, non solo per la fruizione degli amanti della natura, ma anche per gli animali al pascolo, bovini ed equini e suini, ed è un buon punto di sosta per l’avifauna.

La geologia della zona rientra principalmente nella Unità delle Argille Scagliose Superiori. Qui sono presenti Argille marnose e marne argillose nerastre con livelli medi di calcari marnosi grigio-avana, strati sottili di calcareniti grigiastre gradate e talora brecciose a tintinnidi. La zona è circosritta da altre formazioni rientranti nell’Unità di Monte Soro: Flysch di Monte Soro. L’unità litostratigrafica e costituita da una litofacies emipalagica argilloso-calcarea in strati medio sottili. Questa unità viene collocata nel Cretacico, ultimo periodo dell’Era Mesozoica (compreso tra 145,5 ± 4,0 e 65,5 ± 0,3 milioni di anni fa (Ma).

Suoli: Dalla matrice geologica discendono: suoli bruni acidi, suoli bruni, suoli bruni lisciviati e litosuoli. I suoli bruni acidi sono caratteristici dei substrati siliceo-silicati, con piccole quantità di cationi basici. In questi suoli è dominante il processo di brunizzazione (decomposizione dei minerali primari, argillificazione, argillosintesi e accumulazione degli ossidi di ferro), mentre il Il basso contenuto basico nel substrato e i lavaggi intensi in un clima umido portano ad una notevole acidificazione e la mobilizzazione dell’alluminio (Al3+).

Formazioni forestali

Le principali formazioni forestali dell’area di Trearie sono rappresentate da rimboschimenti effettuati negli anni settanta del secolo scorso, dal DSRT (Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale – Regione Siciliana) già ex Azienda Regionale Foreste Demaniali. Tali formazioni sono costituite principalmente da latifoglie di querce, perlopiù Cerro (Quercus cerris L) e in minor misura da conifere montane costituite da pino nero(Pinus nigra J.F. Arnold), pino laricio (Pinus nigra Arnold subsp. calabrica (Land.) E. Murray), ma anche di cedri (Cedrus atlantica). Tra i rimboschimenti vi sono anche cipressete e frassineti (Cupressus sp. e Fraxinus sp.) Ben rappresentati anche gli arbusteti a rosacee come i biancospini (Crataegus monogina e C. laciniata),i perastri (Pyrus amygdaliformis e P. pyraster) i prugnoli (Prunus spinosa e P. mahaleb) e rose (Rosa spp). Presenti nell’area anche praterie. Nell’area vi sono anche pregevoli cerrete montane naturali. Le sponde del Torrente Saracena, sono, interessate da formazioni ripariali costituite principalmente da pioppeti e saliceti sia arborei che arbustivi. I popolamenti ripariali sono costituiti principalmente da pioppo nero (Populus nigra L.), pioppo bianco (P. alba L.), e salice bianco (Salix alba L.), mentre le formazioni prevalenti a salici arbustivi sono rappresentati dal salice pedicellato (Salix pedicellata Desf.), il salice purpureo (Salix purpurea L.), il salice di Gussone (Salix gussonei Brullo & Spamp.)e L’ontano nero(Alnus glutinosa (L.) Gaertn., 1790). I boschi igrofili tipici degli ambienti ripariali, sono molto importanti perché sono sempre più rari a causa delle trasformazioni e regimazioni dei corsi d’acqua.

Curiosità forestali

L’ontano nero(Alnus glutinosa (L.) Gaertn., 1790) , specie ripariale, grazie alla sua attitudine di vivere lungo le sponde dei fiumi, costituendo una specie importante dei boschi igrofili, è stato utilizzato in passato come legname da opera per manufatti sommersi. Infatti, grazie a questa sua caratteristica, è stato impiegato per la creazione delle fondazioni delle costruzioni a Venezia.

Fauna

La fauna è ricca e diversificata, e ciò grazie alla grande varietà di ambienti boscati e ripariali.

Mammiferi

Tra i mammiferi si segnalano la volpe (Vulpes vulpes), grande frequentatrice di tutti gli ambienti; il gatto selvatico (Felis silvestris) frequentatore di boschi misti, ambienti ripariali e della macchia mediterranea; la donnola (Mustela nivalis) molto attiva al tramonto e amante dei terreni abbandonati; la martora (Martes martes), frequentatrice dei boschi puri o misti di latifoglie e aghifoglie. Il riccio (Erinaceus europaeus), dalle abitudini solitarie, vive di notte ed è un onnivoro che ci ciba di invertebrati, rettili, anfibi, mammiferi come i piccoli roditori, ma non disdegna frutti e bacche. La lepre (Lepus europaeus), il coniglio (Oryctolagus cuniculus), il ghiro (Glis glis) il topo campagnolo siculo (Pitymys nebrodensis), Un altro mammifero degno di nota, presente nell’area è il pipistrello Ferro di cavallo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum), che si ricorda essere fra i pipistrelli quello più longevo, superando mediamente i 30 anni di vita.

Uccelli

La presenza di uccelli è ricca fra i rapaci il falco pellegrino (Falco peregrinus), il gufo comune (Asio otus), il barbagianni (Tyto alba). Altri uccelli degni di nota sono il picchio muratore (Sitta europea)e il codibugnolo (Aegithalos caudatus), piccolo passeriforme allegro e canterino. Tra le principali specie frequentatrici del lago si segnalano: l’airone cinerino (Ardea cinerea L), il Tuffetto (Tachybaptus ruficollis Pallas), La Folaga (Fulica atra L.)

Rettili

Tra i rettili si segnalano: il ramarro occidentale (Lacerta bilineata),la lucertola sicula (Podarcis wagleriana), endemica della Sicilia, il geco (Tarentula mauritanica), il gongilo (Chalcides ocellatus),la vipera (Vipera aspis), il biacco (Hierophis viridiflavus) e il magnifico colubro leopardino (Elaphe situla), scambiato spesso con la vipera ma si differenzia da questa dalla livrea dai bei colori che consiste in una fila di macchie da marrone a rosso bordate di nero sul dorso e una fila di macchie scure sui fianchi. Specie poco aggressiva che quasi sempre si difende scappando. Si nutre principalmente di topi di campagna e arvicole.

Anfibi

Tra gli anfibi si segnala il discoglosso dipinto (Discoglossus pictus) il cui nome del genere deriva dalla forma rotondeggiante della lingua. Questo piccolo anfibio in Italia è presente solo in Sicilia. Un altro piccolo anfibio presente nell’area è la raganella italiana (Hyla intermedia). Questa raganella è di piccole dimensioni, circa 5 cm, e il maschio si caratterizza per avere un sacco vocale sotto la gola, che gonfiato raggiunge quasi la grandezza del corpo.

Insetti

Tra gli insetti, degna di nota la falena dell’edera (Euplagia quadripunctaria),un lepidottero che non può essere confuso con altra specie in quanto è caratterizzato da una marcata differenza tra le ali anteriori e quelle posteriori, infatti le prime sono nere ed attraversate da striature bianco-crema, mentre quelle posteriori sono di colore rosso con alcune macchie nere tondeggianti. Questa specie predilige gli ambienti boschivi mediterranei, preferendo boschi ombrosi dal microclima fresco-umido. Gli adulti sono attivi in piena estate, sia di giorno che di notte

Funghi

Tra i funghi tipici di queste aree, apprezzati dai raccoglitori di funghi, si segnalano: il classico porcino (Boletus edulis)l’ovulo buono (Amanita caesarea), il boleto dal cappello granuloso (Boletus impolitus), il porcino regale (Boletus regius) e il boleto profumato (Boletus fragans).

 

Indirizzo

95036 Randazzo CT

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