Vivaio Forestale Etna

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Vivaio Forestale Contrada Serra La Nave, 95030 Ragalna, Sicilia Italia
Ragalna > Vivaio Forestale Etna
Territorio Il Vivaio Forestale dell’Etna, rientra nel territorio montano del comune di Ragalna, ad una quota di 1610 m s.l.m. nel versante sud dell’Etna. Il vivaio è incastonato nell’area conosciuta come Pineta di Serra La Nave. La sua realizzazione si deve grazie all’opera del DSRT (Dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale – Regione Siciliana) già ex […]
Territorio
Il Vivaio Forestale dell’Etna, rientra nel territorio montano del comune di Ragalna, ad una quota di 1610 m s.l.m. nel versante sud dell’Etna. Il vivaio è incastonato nell’area conosciuta come Pineta di Serra La Nave. La sua realizzazione si deve grazie all’opera del DSRT (Dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale – Regione Siciliana) già ex Azienda Regionale Foreste Demaniali, ad uso interno, grazie al quale nel recente passato è stato possibile attingere materiale vivaistico per i rimboschimenti dell’area etnea.
La geologia della zona è rappresentata da colate laviche e depositi piroclastici a scorie e lapilli, emesse dalle bocche sommitali e/o da apparati avventizi. A livello stratigrafico esse rappresentano lo strato più recente superficiale, sovrapposto alle lave più antiche, che sull’Etna sono rappresentate dai livelli Tholeiitici Basali. Le lave di Serra La Nave sono costituite da colate laviche e piroclastiti, con morfologie spesso fortemente degradate e difficilmente riconoscibili nelle singole unità di flusso. Dalla matrice geologica vulcanica discendono suoli di origine vulcanica, con profili strutturati in forme più o meno evolute, rappresentati da: Litosuoli, Regosuoli e Andosuoli vulcanici. Il principale cono piroclastico dell’area è rappresentato dal Monte Denza, 1812 m s.l.m. Ad ovest di detto monte vi è il rifugio, ad uso esclusivo del DSRT dedicato a San Gualberto, protettore dei forestali. Nelle vicinanze, oltre alla ricchezza di sentieri, sono presenti il Giardino Botanico “Nuova Gussonea” e il Rifugio Carpinteri, rifugio non fruibile, ma ottimo punto per l’osservazione dell’ornitofauna.
L’area di Serra La Nave rientra nella Zona Speciale di Conservazione (ZSC)”ITA070012 Pineta di Adrano e Biancavilla”. Una ZSC ai sensi della Direttiva Habitat della Commissione Europea è un sito di importanza comunitaria (SIC) in cui sono state applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino degli habitat naturali e delle popolazioni delle specie per cui il sito è stato designato dalla Commissione Europea.
Formazioni forestali
La principale formazione forestale di Serra La Nave è rappresentata dal bosco di pino laricio (Pinus nigra J.F.Arnold subsp. Laricio Palib. ex Mair). La Pineta di Serra La Nave,si caratterizza in due tipologie forestali differenti: Pineta superiore e Pineta pioniera. La Pineta superiore di pino laricio ha un’estensione di circa 300 ha. É la tipica pineta della fascia montana superiore, la sua densità è elevata e la sua composizione specifica qui è quasi pura. Ciò è dovuto sia al ruolo ecologico della specie (specie pioniera), sia alla selvicoltura operata in passato, che ha cercato di favorirla a scapito di altre specie della fascia montana. La Pineta superiore si trova tra le colate laviche del 1610 e 1780. In queste lave la Pineta cambia fisionomia e si struttura nella tipologia forestale della Pineta pioniera di pino laricio. Quest’ultima, assume una struttura aperta con alberi isolati, che colonizzano lave più o meno recenti. Ai limiti superiori della vegetazione arborea la struttura della Pineta, diventa sempre più aperta e la fisionomia del sottobosco si caratterizza per la presenza di tappeti di specie erbacee e di bassi arbusti endemici quali: il ginepro emisferico (Juniperus hemisphaerica), il crespino dell’Etna (Berberis aetnensis), l’astragalo dell’Etna (Astracantha sicula), la saponaria dell’Etna, (Saponaria sicula) ecc.
Curiosità forestali
Una specie caratteristica della Pineta Superiore di Serra La Nave è il crespino dell’Etna (Berberis aetnensis). É un arbusto vivace per forma, frutti e colori. La caratteristica principale è dovuta dalla presenza di tre spine, all’altezza dei nodi, all’ascella delle foglioline. Queste spine sono da considerarsi come trasformazione degli organi laminari. I frutti (bacche) riunite in grappolo, di colore rosso vivace a maturazione, che avviene in autunno, sono molto apprezzati dagli uccelli. Di sapore acidulo, dovuto dalla presenza di acidi ossalico, tartarico e citrico, vengono utilizzate per la preparazione di conserve, sciroppi, gelatine e soprattutto per la produzione di una specie di vino noto come vino di berberi. Altresì i frutti possono essere utilizzati come surrogato del limone. Inoltre la pianta contiene berberina un alcaloide ricco di effetti benefici: antibatterici, antidiabetici e antitumorali. Dalla pianta si estrae anche un colorante, utilizzato in tintoria per tingere in giallo la lana. Le foglie in autunno assumono una colorazione di un bel giallo dorato.
Fauna
La fauna dell’area e ricca e alcuni punti della Pineta, quali chiarie e punti d’acqua, sono ideali per l’osservazione dell’ornitofauna silvana.
Mammiferi
Tra i mammiferi si segnalano la volpe (Vulpes vulpes), che nei pressi del rifugio di San Gualberto si avvicina in prossimità dell’area attrezzata.
Uccelli
Tra gli uccelli si segnalano: il crociere (Loxia curvirostra), il merlo (Turdus merula), la cincia mora (Periparus ater), la cinciarella (Cyanistes caeruleus), il pettirosso (Erithacus rubecula), la balia dal collare (Ficedula albicollis), il luì piccolo (Phylloscopus collybita), il picchio maggiore (Dendrocopos major), l’allocco (Strix aluco), il gufo comune (Asio otus), la poiana (Buteo buteo).
Rettili
Tra i rettili sono presenti: la lucertola campestre (Podarcis siculus), il ramarro (Lacerta bilineata), il colubro liscio (Coronella austriaca), la vipera (Vipera Aspis).
Insetti
Tra gli insetti, degna di nota è la processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa ), così chiamata perché le larve prima dell’impupamento nel terreno scendono dagli alberi, formando una lunga fila, che ricorda quella delle processioni. Negli ultimi anni la processionaria si è maggiormente diffusa tra le pinete dell’Etna. Le larve di questo lepidottero oltre a causare massicce defogliazioni agli aghi di pino, possono costituire un problema serio per gli uomini, in quanto sono muniti di peli sericei urticanti.
Funghi
Tra i funghi tipici di queste aree si segnala il Lactarius deliciosus, poco conosciuto per i non esperti, ma molto apprezzato per la qualità della sua carne.
- Indirizzo
Vivaio Forestale Contrada Serra La Nave, 95030 Ragalna, Sicilia Italia
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