La storia di questa chiesa è di certo tra le più articolate del paese. Costruita alla fine del Cinquecento, sostituì una più antica situata altrove, della quale si ha notizia nel “decreto di erezione” datato 1388.

Rimasta seriamente danneggiata dal terremoto del 1693, i lavori di consolidamento furono ultimati due anni più tardi da don Diego Pappalardo la cui famiglia, fino all’Ottocento, ne detenne il diritto di patronato. L’attuale assetto architettonico si deve agli ampliamenti avvenuti tra il XIX ed il XX sec. che arricchirono lo spazio interno con le navate laterali determinandone la pianta basilicale con abside unica. Al corpo longitudinale della pianta si innesta, a sinistra, quello triangolare della sagrestia. La chiesa presenta un’ampia facciata che rispecchia la tripartizione degli spazi interni. La superficie del prospetto è scandita da paraste e portali tra i quali, di notevole rilievo, è quello centrale. Si tratta di una composizione caratterizzata dalle nervature costituite da blocchi di pietra lavica disposte verticalmente e da un timpano spezzato su cui si apre una finestra. Al di sopra di esso si eleva la torre campanaria, testimonianza della costruzione precedente ai lavori di riassetto. Dal 1622 la chiesa fu sede dell’omonima Confraternita e all’interno di essa i confrati trovarono sepoltura per quasi tre secoli; nella navata di sinistra, inoltre, riposano i resti mortali della Serva di Dio Giuseppina Faro, mentre nella “cameretta” sull’altare maggiore è conservato il simulacro dell’Annunziata, tanto caro ai Pedaresi. Da sempre meta di pellegrinaggi, nel 1971 l’arcivescovo di Catania, mons. Guido Bentivoglio, elevò questo luogo di culto alla dignità di Santuario Mariano Arcidiocesano.

Indirizzo

Via Maria Santissima Annunziata, 8, 95030 Pedara CT, Italia

Orari

Aperto tutte le mattine, sabato anche al pomeriggio.